Kuturi


Con la pittura raggiunge da subito un ottimo livello figurativo iperrealista utilizzando oli e acrilici. Frequenta gli ambiti degli artisti napoletani che si rifanno al gallerista Lucio Amelio, entrando in contatto con personaggi del calibro di Andy Warhol e Joseph Beuys, senza però mai fare gruppo essendo un animo da sempre irrequieto e indipendente. All’alba del terzo millennio, dopo aver conosciuto a Parigi Armand Pierre Fernandez, conosciuto artisticamente come Arman, colonna portante del Nouveau Réalisme, la produzione artistica di KUTURI subisce una svolta.
Da sempre riottoso al sistema galleristico, nel 2006 fonda a Milano, nel quartiere Isola, Arte Zara LabGallery.
La sua maggiore espressione è LE ICONE SACRE OSSIDATE, che l’artista sente sua sotto ogni aspetto, emotivo ed espressivo. Ogni piega dell’animo è trasferita nell’opera; la tavola occupa il posto della tela, la reazione chimica, il posto dei colori. KUTURI dipinge l’eikon non più come immagine figurativa, ma rappresentazione concettuale dell’Eterno come pura emozione. Produzione parallela sono le Wrapping Paper, figurativo informale con uso di foglia oro/argento/rame e acrilico su carta da pacco incollata su tavola di medium density fibreboard. Questi lavori hanno una reminiscenza giovanile, di quando da bambino l’artista inizia a disegnare sulla carta da pacco, unico supporto disponibile nella bottega del padre.